Quando muore una persona è necessario che i parenti si facciano carico di una serie di obblighi. In primo luogo, è necessario effettuare la denuncia del decesso e organizzare il funerale, indicando se la cerimonia debba essere religiosa o civile e scegliendo il cimitero di destinazione, oltre che la tipologia di sepoltura. Il funerale va quindi prenotato, dopo aver espletato alcuni obblighi previsti per legge.Le decisioni circa l’organizzazione del funerale spettano ai parenti più prossimi: in prima battuta al coniuge, poi ai figli o ai genitori. In loro mancanza, l’incarico spetta a parenti o affini e, per ultimi, agli eredi istituiti. Se gli altri aventi titolo non si oppongono, può avanzare disposizioni anche il convivente del defunto. Possono inoltre intervenire amici e conoscenti, se la persona defunta non ha parenti in vita né espressa volontà testamentaria.
Il decesso deve essere denunciato immediatamente alla polizia municipale, anche tramite l’agenzia funebre o incaricando persone di fiducia.
Se il decesso avviene all’interno dell’abitazione, la denuncia alla polizia municipale deve essere effettuata entro poche ore. La polizia rilascia quindi un avviso di morte e contatta il medico necroscopo della Asl. Contestualmente deve essere contattato anche il medico curante, il quale eseguirà una visita e rilascerà la scheda ISTAT sulla quale verrà indicata la causa della morte.L’atto di morte viene trascritto solo dopo il funerale, da parte degli uffici di Stato Civile.
Se il decesso avviene in una struttura pubblica o privata, spetta al direttore sanitario compilare la scheda ISTAT ed effettuare la denuncia alla polizia municipale.
Al termine del funerale e a sepoltura avvenuta, l’ufficio di Stato Civile trascrive nei registri anagrafici l’ atto di morte. La famiglia può richiedere il certificato o l’atto di morte in ogni anagrafe circoscrizionale. Se il decesso avviene in casa e viene scelto il servizio funebre municipale, l’ufficio di Stato Civile contatterà i familiari per la firma dell’atto di morte.